Alcuni cibi diventano più saporiti se prima di essere fritti, vengono avvolti da un velo di pangrattato.
Questa tecnica di cottura è adatta soprattutto a carni bianche tagliate in filetti o in pezzi piccoli (vitello pollo, tacchino, coniglio agnello) e a pesci (interi se piccoli oppure a filetti se di dimensioni maggiori).
Ma la panatura si può usare anche per alcune verdure (melanzane, pomodori a fette, zucchine...) Le carni rosse, invece, danno risultati poco soddisfacenti con l'impanatura perché il sangue contenuto inumidisce troppo la panatura lasciandola, a fine cottura, molle e impregnata di unto, tranne che per il taglio specifico per cotoletta o per pizzaiola.
9 trucchi per non sbagliare
- Non salate né l'uovo né il pane altrimenti la panatura si stacca dagli alimenti durante la cottura. La panatura sarà più croccante se salata alla fine.
- Usate mollica grattugiata di pane raffermo, ma non toppo vecchio. Se il pane raffermo è troppo vecchio, poi cuocendo la crosticina diventa troppo dura e rilascia un sapore sgradevole.
- Usate l'uovo intero (tuorlo e albume): il solo tuorlo rende la panatura troppo dura.
- I pezzi da friggere non devono superare i 3 cm di spessore, altrimenti si bruciano in superficie senza cuocere all'interno.
- Si prestano a essere fritti interi alimenti piccoli come alcuni Pesci, le triglie, le Boghe o Vope pesci simili, mentre di solito vengono tagliati alimenti a pezzi più grossi o a fette.
- Le dimensioni delle fette e dei pezzi dipendono dal risultato che volete raggiungere.
- Se desiderate che prevalga il sapore dell'alimento, le fette devono essere non troppo sottili (almeno 1 cm.) e non vanno battute: la frittura richiede tempi abbastanza lunghi (6-8 minuti per parte).
- Se volete una crosta molto croccante e appetitosa il cui gusto sia predominante tagliate gli alimenti a fettine sottili e se si tratta di carne o pesce appiattiteli con un batticarne, procedete ad una doppia panatura, quindi cuocete rapidamente (1-2 minuti per parte).
- Il grasso deve essere abbondante in modo che i pezzi vi siano totalmente immersi. La temperatura deve essere molto elevata senza però arrivare a fumare.
3 tipi di panatura
Con uovo e pangrattato
Immergete i pezzi da friggere nell'uovo appena sbattuto con una forchetta. Ritirateli dall'uovo e premeteli nel pangrattato versato in un vassoio largo e piatto. Il pangrattato deve avvolgere uniformemente il pezzo ma senza eccesso: scrollatene via il superfluo. Questo procedimento va bene soprattutto per le fette di carne.
Con Farina, uovo e pangrattato
Spolverizzate con farina bianca il pezzo da friggere.
La farina deve formare un velo sottile, altrimenti si impasta con gli altri ingredienti: scrollate via l'eccesso. Bagnate il pezzo nell'uovo sbattuto. Passatelo nel pangrattato. Questo procedimento è indicato per gli alimenti molto umidi perché la farina assorbe l'eccesso di umidità (filetti di pollo, ali di pollo o verdure a fette filetti di pesce surgelato ecc.).
Con burro e pangrattato
Fate fondere il burro a fuoco dolcissimo in un pentolino. Lasciatelo intiepidire senza farlo rapprendere. Spennellate il pezzo da friggere con il burro fuso. Passate il pezzo nel pangrattato e scrollatelo. Questo procedimento è usato per cibi delicati (pesce bianco, code di crostacei e carni delicate) perché l'uovo ha un sapore troppo forte.
La frittura viene fatta di norma nell'olio o nel burro.
Usate l'olio per cuocere pezzi di piccole dimensioni o fettine molto sottili che richiedono tempi di cottura brevi, oppure per preparazioni rustiche dal sapore deciso. L'olio può essere di oliva o di arachidi a seconda delle preferenze.
Usate il burro se la cottura è più prolungata o desiderate una pietanza più delicata. Il sapore del burro è più morbido di quello dell'olio.
La panatura tende a impregnarsi del grasso di frittura e il fenomeno è tanto più accentuato quanto più la cottura è prolungata.
Attenzione
Nelle fritture prolungate il burro tende a bruciare e ad annerire. Evitate l'inconveniente usando burro chiarificato.
Gli chef fanno così
Panature più ricche
Per una panatura più morbida invece del pane normale raffermo impiegate pan carré fresco passato al setaccio e fatto asciugare 2 minuti nel forno a 200°. Se volete una preparazione più profumata potete unire al pane un trito finissimo di erbe aromatiche (rosmarino, timo e salvia). Per un gusto più saporito mescolate il pane con grana grattugiato o con semi di sesamo o con mandorle o nocciole tritate (mettetene 1/3 con 2/3 di pane). Un piatto più aromatico si può ottenere tenendo i pezzi da friggere 30 minuti a insaporire nell'uovo sbattuto addizionato con brandy (1/2 cucchiaio per ogni uovo).
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