(PIATTO TIPICO DELLA TRADIZIONE PALERMITANA)
Sarde fresche (una ventina) Cipolla bianca tritata, Olio d’oliva extra vergine
Pan grattato, zucchero q.b., Aceto di vino bianco (poco per marinare velocemente le sarde) Limone e arance, passoline e pinoli (uvetta sultanina e pinoli), prezzemolo

Pulire accuratamente le sarde e “allinguarle” cioè privarle della testa e aprirle a libro, adagiarle su un panno per asciugarle. In una padella rosolare la cipolla bianca, aggiungere un po' d’acqua e maturare la cipolla, a questo punto aggiungiamo la mollica e cominciamo a tostarla aromatizzando con il sale, il pepe e lo zucchero, aggiungere l’aceto che esalterà il profumo della mollica. Unire pinoli e uvetta precedentemente ammorbiditi in acqua tiepida e scolati, aggiungere il prezzemolo e grattugiare la scorza di arancio e limone, aggiungere anche il succo del limone. Formare dei piccoli involtini utilizzando le sarde e la mollica ed adagiarle in una placca da forno unta di olio alla base. Caratteristica delle sarde a “beccafico” è la coda che deve restare rivolta verso l’alto. Alternare gli involtini con foglie di lauro e fette di arance e spicchi di cipolla, versare un filo di olio di oliva e spolverare con dello zucchero. La cottura è circa 6-7 minuti a forno caldo 140°-160°. Le sarde a beccafico possono essere servite calde o fredde, come antipasto o come secondo piatto.
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