30 giugno, 2013

Sarde a beccafico

SARDE A BECCAFICO 
(PIATTO TIPICO DELLA TRADIZIONE PALERMITANA)




Per 4 porzioni
Sarde fresche (una ventina) Cipolla bianca tritata, Olio d’oliva extra vergine
Pan grattato, zucchero q.b., Aceto di vino bianco (poco per marinare velocemente le sarde) Limone e arance, passoline e pinoli (uvetta sultanina e pinoli), prezzemolo
Pulire accuratamente le sarde e “allinguarle” cioè privarle della testa e aprirle a libro, adagiarle su un panno per asciugarle. In una padella rosolare la cipolla bianca, aggiungere un po' d’acqua e maturare la cipolla, a questo punto aggiungiamo la mollica e cominciamo a tostarla aromatizzando con il sale, il pepe e lo zucchero, aggiungere l’aceto che esalterà il profumo della mollica. Unire pinoli e uvetta precedentemente ammorbiditi in acqua tiepida e scolati, aggiungere il prezzemolo e grattugiare la scorza di arancio e limone, aggiungere anche il succo del limone. Formare dei piccoli involtini utilizzando le sarde e la mollica ed adagiarle in una placca da forno unta di olio alla base. Caratteristica delle sarde a “beccafico” è la coda che deve restare rivolta verso l’alto. Alternare gli involtini con foglie di lauro e fette di arance e spicchi di cipolla, versare un filo di olio di oliva e spolverare con dello zucchero. La cottura è circa 6-7 minuti a forno caldo 140°-160°. Le sarde a beccafico possono essere servite calde o fredde, come antipasto o come secondo piatto.

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Trecce di pasta brioche


26 giugno, 2013

Freddi Dolciaria


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23 giugno, 2013

Freddi Dolciaria

Freddi Dolciaria 


Prodotti a base di Pan di Spagna

Non chiamatele solo merendine, ma piuttosto prodotti di Pasticceria. Infatti sono prodotti a base di Pan di Spagna .

18 giugno, 2013

Pane rosette soffiate


Ingredienti:
800 g farina 00 
acqua q.b.
lievito di birra 1 cubetto da sciogliere in
un bicchiere latte 
(150 ml)
8 g malto (o zucchero)
16 g sale


Torta al Cacao

 

La pasta ripiena


La pasta ripiena è un tipo di pasta costituita da una sfoglia, all'uovo o meno, contenente ripieno a base di carne, pesce, verdura o formaggio.
L'origine storica della pasta ripiena non è accertata. Certo è che prodotti gastronomici simili sono presenti nella cucina di altri paesi, soprattutto in quella cinese e giapponese, seppure con notevoli differenze riguardo ingredienti e tipo di cottura rispetto alla ricetta italiana. A differenza dell'Italia, gli orientali usano spesso una pasta senza uova e la cottura a vapore. La pasta ripiena è tradizionalmente diffusa in tutta l'Italia centro-settentrionale, ma è in special modo lungo la pianura padana che si sono sviluppate le specialità più note. In Piemonte sono prodotti gli agnolotti piemontesi, contenenti un impasto a base di carne di brasato al barolo o

Violetta in cucina... : Media Shopping e il nuovissimo set di Pentole Fla...

Vi piacerebbe preparare un piatto come questo con velocità, facilità e niente grassi? Allora vi servono le ... Flavorstone ...


La Bruschetta di Violetta

La bruschetta, un antipasto che fa da primo, secondo, contorno direi più che altro, che è un piatto trasformista...


13 giugno, 2013

Media Shopping e il nuovissimo set di Pentole Flavorstone

Flavorstone

Carissime amiche, carissimi amici, oggi ho il piacere di presentarvi un prodotto eccezionale per tutti gli amanti e appassionati di cucina. Ho l'onore di ospitare nel mio blog Media Shopping con il nuovissimo set di Pentole Flavorstone, le uniche e originali. Si sa che il cibo è importante per la nostra salute ma anche e sopratutto la preparazione e la cottura è un processo che non deve essere affidato al caso, e quindi dobbiamo curarci si, della qualità del cibo che compriamo ma sopratutto dei metodi di cottura e preparazione. Credetemi amiche, nel corso degli anni ho lavorato con prodotti simili d'aspetto ma assolutamente non paragonabili neppure in minima parte al nuovissimo set di pentole Flavorston. Saranno 20 anni che cucino, e di padelle pentole e tegami ne ho viste tante, e permettetemi di dirvi che oramai un po mi intendo di queste cose.  Quindi posso permettermi di consigliarvi per il meglio. Questo è quello che per me è il meglio in cucina. Le nuovissime Pentole Flavorstone non dovrebbero mancare mai in nessuna cucina.

11 giugno, 2013

La selvaggina o cacciagione

La selvaggina (o cacciagione) 



Uova


Uovo

L'uovo è un alimento naturale di cui ci si può cibare direttamente o come ingrediente presente in numerosi piatti delle cucine di tutto il mondo. Il più utilizzato è l'uovo di gallina, ma si consumano anche le uova di altri volatili: quaglia, anatra, oca, struzzo, eccetera. Nell'uso corrente il termine uovo senza altre precisazioni indica quello di gallina. Si consumano anche uova di pesci (caviale, uova di lompo, bottarga), di tartarughe, di molluschi (lumache) ecc.

09 giugno, 2013

Torta al mascarpone

La cucina ci tramanda migliaia di ricette di dolci, fra quelle tradizionali e quelle più innovative particolari e magari fantasiose. Il dolce è uno dei cinque gusti fondamentali, quasi universalmente considerato una sensazione piacevole. I cibi ricchi di carboidrati semplici, come gli zuccheri, 
sono normalmente associati alla dolcezza.


07 giugno, 2013

Pesci


Quante ghiottonerie, quanti pregiudizi a proposito di questo cibo. E quanti cambiamenti, anche: cambiano i gusti le richieste, le abitudini, i suggerimenti della dieta, cambiano profondamente le tecniche di conservazione.

Pasta Fresca

Pasta Fresca

Ricordiamo: la tagliatella, o lasagna, o fettuccia, è nata molto prima della pasta secca, che, come abbiamo già detto, arrivò in Sicilia e in Europa portata dagli Arabi, nell'alto Medioevo. Originariamente solo impastando acqua e farina, (l'idea di aggiungere le uova viene molto più tardi).




Le regole per fare la pasta

  1. Si può fare la pasta mescolando solo acqua e farina, e in certi casi è preferibile (quando i sughi hanno sapore fortemente di rilievo, come nel caso delle pappardelle al sugo di lepre ecc.); si possono anche aggiungere uova in rapporto diverso. Oggi la regola aurea è di aggiungere 1 uovo ogni 100 g di farina, ma bisogna sempre tenere conto dei sughi d' accompagnamento, regolandosi in modo che il sapore che le uova danno alla pasta, armonizzi con tutto il resto.
  2. Può avere anche una certa importanza l'ambiente in cui ci si mette a fare la pasta, infatti, la temperatura dell'ambiente influisce molto. Né troppo freddo né troppo caldo dunque.
  3. Disponete la farina a cono nella spianatoia, secondo la tradizione: e sempre in modo ideale da iniziare la lavorazione, versando in mezzo le uova e facendo man mano cadere la farina del cratere stesso, impastando piano piano.
  4. Il sale va messo dentro quando si forma il primo impasto, ancora molto liquido, tra uova e farina caduta dagli orli.
  5. A volte si unisce un cucchiaino d' olio all'impasto. C'è chi lo fa. 
  6. L'impasto deve risultare sodo ma elastico
  7. Ora si procede cominciando a spianare l'impasto, schiacciandolo sulla spianatoia, sempre trascinandolo avanti.
  8. Una volta stese le sfoglie di pasta, lasciatele riposare per una mezz'ora perché asciughino leggermente, su tovaglie infarinate, per avere una buona cottura.
  9. Al momento giusto arrotolate la sfoglia su sé stessa e cominciate a tagliare con una lama ben affilata, tagliatele della larghezza voluta, secondo che vogliate tagliolini, fettuccine, tagliatelle lasagne, pappardelle. Fate attenzione nel riaprire la pasta: agite con delicatezza.
Per la cottura, infine, attenzione a versare queste strisce, in tegame, a poco a poco.

 



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L'uva Inzolia un vitigno siciliano antico.

Inzolia

E' uno dei vitigni piu' antichi che dimora in Sicilia, diffuso in tutta l'isola il suo profumo inconfondibile fin dai tempi antichi fu ispirazione di molti poemi siciliani, l' uva inzolia e' molto apprezzata anche al consumo fresco, vinificata in purezza da un vino fino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli profumi caratteristiche del vitigno, la pianta e mediamente vigorosa con foglie medio-grandi, dai grappoli medio-grandi di forma conica, buccia spessa di colore giallo dorato o ambrato, polpa dolce semiaromatica, maturazione media.

Le varie denominazioni di origine controllata (DOC), le troviamo in svariate citta' della SICILIA qualche esempio, Contea di Sclafani Contessa Entellina, Marsala, Menfi, Salaparuta, Vittoria, Sciacca.

L'inzolia oggi viene accoppiata ad uve alloctone quale ad esempio lo chardonnay; insieme ad uve autoctone, quali il catarratto, grillo, grecanico e il damaschino, per creare dei vini dal gusto internazionale, ma che ricordi sempre l'origine siciliana.

La temperatura di servizio e di 10-12° 

L'abbinamento lo troviamo subito su piatti a base di pesce, crostacei, molluschi, carni bianche.


Conludo dicendo che il vino inzolia rappresenta pienamente il territorio Siciliano, la sua storia da origine antichissime tramandate da generazioni.

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Salumi

Salume è un termine italiano per definire un alimento a base di carne cruda o cotta, con l'aggiunta quasi sempre di sale, talvolta di grasso animale, erbe e spezie ed eventualmente altri ingredienti e conservanti. In altre lingue il termine è usato per identificare salumi, insaccati e prosciutti tipici italiani.

Tipologie e varietà



Se chiuso in un contenitore si chiama insaccato (tradizionalmente vengono usati gli intestini dell'animale, anche se oggi si utilizzano anche materiali sintetici). Viene conservato in diversi modi, a seconda che sia crudo, cotto, stagionato o affumicato.

Anche se i salumi possono provenire dalla carne di diversi animali di Allevamento (bovino, oca, capra, asino, pecora) e selvaggina (cinghiale cervo e capriolo), il maiale è certamente il più indicato per questo scopo: se ne possono utilizzare parti interne (cosce, spalle, coppe), oppure carni tritate e insaccate, sia crude (salami e salsiccia) sia cotte (mortadella, zampone, cotechino). Da ricordare anche i salumi di pesce, presenti localmente in Italia, come la ficozza di tonno siciliana, il mosciame e i salami di trota trentini e piemontesi.

Il prosciutto si ricava dalla coscia del maiale, che viene salata a secco, per immersione in salamoia o per iniezione della soluzione salina nell'arteria femorale. La salatura a secco è il processo tradizionale e il più indicato per uno standard qualitativo. Il pezzo viene cosparso di sale una volta al giorno, per la durata di un mese, in ambiente refrigerato; alla fine si lava il prosciutto con acqua tiepida e lo si lascia stagionare all'aria aperta per almeno tre mesi (per i prodotti migliori anche un anno).

I salami si ottengono da tessuti muscolari diversi, che vengono tritati e mescolati con frammenti di grasso, sale e pepe; l'impasto viene poi insaccato in budelli animali, che sono legati con lo spago a intervalli regolari. Segue un periodo di stagionatura (da 1 a 6 mesi) in ambiente ventilato e fresco (dai 10 ai 13 °C).


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Frutta

Con la parola frutta si raggruppano comunemente vari tipi di frutto commestibili compresi alcuni che non sono propriamente frutti, come le pomacee, ed escludendone altri come i pomodori principalmente in base al tipo di uso che se ne fa nell'alimentazione.



Esiste una grande varietà di alberi da frutta: in tutte le regioni si coltivano le pomacee (mele e pere) e le polpose (pesche, albicocche, prugne, ciliegie e susine); nelle regioni a clima mediterraneo si coltivano anche gli agrumi (limoni, arance e mandarini) e la frutta in guscio (noci, nocciole e mandorle).

I tempi di maturazione sono diversi e questo fatto permette di avere polpose in estate, agrumi in inverno, pomacee nelle stagioni intermedie.

Usi

Molta, sia fresca che secca, è usata commercialmente come cibo, mangiata fresca o in marmellate e confetture o altri tipi di conserve. Spesso la frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci. Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto, anche se questa è più che altro solo un'abitudine comune. Infatti, gli esperti consigliano di consumarla sempre prima dei pasti. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana con della frutta fresca. Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici. C'è da dire però che il consumo di tale alimento non è mai abbastanza, e sarebbe buona norma abbondare, variando quotidianamente, a vantaggio della nostra salute. Infatti, è provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura) fresca, riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie. In genere i frutti che riescono a fornire la maggior quantità di vitamina C sono l'arancia e i suoi derivati (mandarino, mandarancio, clementina, ecc.)

Uva

Le uve per le opportunità offerte per il consumo e la dolcezza che forniscono il loro grano, è un dessert ideale per persone di ogni età, oltre al suo sapore squisito delle sue proprietà nutrizionali. I benefici per la salute di uva deriva gran parte dei suoi componenti nutrizionali come un certo numero di altre sostanze, le cui proprietà sono studiati nella ricerca recente. Questi composti fenolici, abbondanti nelle uve e responsabile per il suo colore e sapore, come antociani, tannini e flavonoidi, tutti con potente antiossidante. Gli antociani sono i pigmenti responsabili del colore delle uve rosse e rosso e sono assenti nelle varietà a bacca bianca. Tannini dare loro la sensazione di astringenza di uva verde. Tra i flavonoidi, resveratrolo è il più riconosciuto. Si trova principalmente nella buccia delle uve rosse e rosso e ha proprietà antifungine, vale a dire, impedisce la crescita di funghi nelle uve. Recenti studi scientifici hanno dimostrato l'efficacia di inibire o bloccare la crescita del tumore; pertanto, si consiglia il consumo regolare di uve in cancro e se si dispone di fattori di rischio. Antiossidanti e radicali liberi. Tutti i suddetti composti hanno capacità antiossidante. Durante i processi che si verificano in cellule vengono generati sostanze dannose per l'organismo, radicali liberi, e direttamente legato allo sviluppo di malattie cardiovascolari, malattie degenerative, cancro e il processo di invecchiamento. Recenti studi dimostrano che gli antiossidanti bloccare la formazione contribuiscono a tale sostanza. Flavonoidi e resveratrolo, in particolare, produrre i seguenti benefici sulla circolazione nelle arterie: vasodilatazione, aumentando così il flusso di sangue, diminuita aggregazione piastrinica (sangue scorre più agevolmente riducendo così il rischio di coaguli di sangue o trombi) e inibizione dell'ossidazione del colesterolo LDL che innesca il suo deposito nelle arterie porta all'aterosclerosi. In sostanza, possiamo garantire che l'uva e il mosto (succo d'uva) sono alimenti che promuovono la salute delle arterie e del cuore. Per i benefici di antiossidanti, aggiunge il contributo di potassio e magnesio, minerali coinvolti nella contrazione muscolare e cardiaco. Tuttavia, il loro uso dovrebbe tener conto delle persone con insufficienza renale e richiedono diete speciali controllati in questo potassio. Tuttavia, coloro che assumevano diuretici per eliminare potassio e le persone con bulimia, a causa di auto-indotti episodi di vomito che causano enormi perdite di questo minerale, è opportuno che il consumo di questi frutti. Alto in fibra Le uve per il loro contenuto di fibre è un blando lassativo. In caso di stipsi, si consiglia di consumare con la buccia dell'uva con i semi, perché è lì che le sostanze che favoriscono la motilità intestinale e aiutano a regolare il suo funzionamento. Per chi ha lo stomaco debole, è preferibile consumare il succo d'uva o di vino. A causa della ricchezza dello zucchero dell'uva, le persone con diabete e sovrappeso possono prendere, ma controllare la quantità. Il livello moderato di acido folico o folato, vitamina essenziale nei processi di divisione cellulare e la moltiplicazione che si svolgono nei primi mesi di gravidanza, rende il consumo di uva interessante per le donne in gravidanza per prevenire la spina bifida, alterato sviluppo del sistema nervoso (tubo neurale) del feto. Grazie alla sua particolare composizione, questi frutti hanno un effetto diuretico utile se iperuricemia e gotta e calcoli renali (aiuta ad eliminare l'acido urico e suoi sali), ipertensione o altre malattie associate a ritenzione di liquidi. Acido ossalico contenente uve nere possono formare sali di minerali come calcio per formare ossalato di calcio, così consumo deve essere presa in considerazione se questo tipo soffrono di calcoli renali, come potrebbe aggravare la situazione. Polifenoli e tannini, sostanze abbondanti nelle varietà rosse possono scatenare l'emicrania nelle persone predisposte.

Composizione della frutta

La composizione chimica dei frutti dipende dal tipo di frutta e la sua maturazione.
Acqua: Più di 80% e il 95% della composizione del frutto è l'acqua. A causa di questa elevata percentuale di acqua e aromi di sua composizione, il frutto è molto rinfrescante.
Carboidrati: Tra il 5% e il 18% della frutta è costituita da carboidrati. Il contenuto può variare dal 20% nella banana fino al 5% nel melone, anguria e fragole. Altri frutti hanno una media di 10%. Il contenuto di carboidrati può variare a seconda delle specie e anche a seconda del momento della raccolta. I carboidrati sono di solito zuccheri semplici come fruttosio, saccarosio e glucosio, facilmente digeribili e rapidamente assorbiti. Nel frutto acerbo troviamo amido, per esempio nelle banane; la successiva maturazione lo trasforma in zuccheri semplici.



Fibra: Circa il 2% del frutto è di fibre alimentari. I componenti di fibre vegetali che possiamo trovare nella frutta sono prevalentemente pectina e emicellulosa. La buccia del frutto è quella con la più alta concentrazione di fibre, ma anche dove si può trovare qualche traccia di contaminanti, quali insetticidi, che sono difficili da rimuovere se non con la pelatura del frutto. Le fibre solubili come la pectina gelificante o la forma di miscele di acqua viscoso. La viscosità dipende dal frutto da cui proviene e il grado di maturazione. Pectine, pertanto, svolgere un ruolo importante nella consistenza del frutto.
Vitamine: Come carotene, vitamina C, vitamine del gruppo B. Secondo il contenuto di vitamine possono fare due grandi gruppi di frutta:

Ricco di vitamina C, contenenti 50 mg/100. Questi agrumi sono anche meloni, fragole e kiwi. Ricco di vitamina A: sono ricchi di carotenoidi, come albicocche, pesche e susine. Sali minerali: come verdura, frutta sono ricchi di potassio, magnesio, ferro e calcio. I minerali sono sempre importanti, ma soprattutto durante la crescita per ossificazione. Il minerale di potassio più importante. Quelli che sono più ricchi di potassio sono la frutta di pietra come l'albicocca, ciliegia, prugna, pesca, ecc.
Calorie: Il potere calorifico è determinata dalla sua concentrazione di zucchero, compresi tra il 30-80 kcal/100 g. Come abbiamo frutto di grassi, come avocado che ha un 16% di grassi e di cocco che finisce per avere fino al 60%. Avocado contiene acido oleico che è un acido grasso, monoinsaturi, ma la noce di cocco è ricca di grassi saturi come l'acido palmitico. Avendo un alto valore di lipidi hanno un elevato valore energetico di 200 Chilocaloria/100grammi. Ma la maggior parte dei frutti sono a basso contenuto calorico rispetto al suo peso.
Proteine e Grassi: composti azotati come proteine e lipidi sono scarse nella parte commestibile di frutti, mentre importanti nei semi di alcuni di loro. Così il contenuto di grasso varia tra lo 0,1 e lo 0,5%, mentre la proteina può essere compreso fra 0,1 e 1,5%.
Profumi e Pigmenti: Il frutto contiene acidi e altre sostanze aromatiche che, insieme con elevato contenuto di acqua dei frutti rende questo rinfrescante. Il sapore di ogni frutto è determinato dal loro contenuto di acidi, zuccheri e altri aromi. L' acido malico predomina nella mela, l'acido citrico in arance, limoni e mandarini e acido tartarico in uva. Pertanto, coloranti, aromi e astringente composti fenolici, anche in concentrazioni molto basse, un influsso determinante sulla frutta accettazione organolettiche.


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Pasta Secca

La pasta è il piatto più diffuso in Italia e sta dilagando anche all'estero. Senza dubbio la gente ha capito che non è vero che la pasta è nemica numero uno della linea, è vero invece che la pasta cucinata in mille modi rappresenta da sola tutto un universo culinario.




Abbiamo riscoperto in Italia che un bel piatto di pasta col ragù o una pasta e fagioli, o qualche altra ancora, è uno splendido piatto unico e come tale può darci tutte le calorie, tutte le sostanze, di cui abbiamo bisogno, sia i carboidrati con cui è fatta la pasta, sia le proteine animali che vengono dalle carni nei condimenti, o le proteine vegetali e così via. Bisogna scegliere, bisogna alternare. E allora sarà facile constatare quanto la pasta, nella misura giusta, nel momento giusto, sia un cibo completo ed entusiasmante. Quanti si saranno chiesto, ma chi ha inventato la pasta? Secondo alcuni studi la pasta fresca come le tagliatelle era già nota ai Greci e ai Romani. Quanto alla pasta secca è ormai assodato che ce l'abbiano portata gli Arabi, è l'inizio deve essere stato nella terra siciliana, da essi un tempo dominata. Napoli fu la grande madre degli spaghetti (spaghetti c'a pummarola 'ncoppa).

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Riso

Almeno due miliardi di esseri umani hanno come nutrimento principale e spesso esclusivo o quasi, il riso. E il riso viene da Oriente, ma in Italia ha trovato una sua seconda patria. 


06 giugno, 2013

Minestre e Zuppe

La cucina italiana è forse la più ricca, o una delle più ricche, di minestre e zuppe, per la disponibilità dei nostri ortaggi, delle nostre verdure, e dei nostri legumi; eppure, sulla nostra tavola non facciamo molto onore a questo tipo di "primi": perché? 


La verità è che siamo sempre un po' schizzinosi verso tutto ciò che è brodoso e da mangiare col cucchiaio, salvo alcune eccezioni. Ma abbiamo torto, perché le nostre minestre e le nostre zuppe sono piene di sapori, di vitalità, di fantasia. Tra l'altro, non sempre sono zuppe e minestre a base solo di verdure e ortaggi: una esperienza millenaria ci ha aiutato a insaporirle, a renderle più brillanti con tanti apporti incominciando dal classico battuto di lardo, aglio ed erbe aromatiche, fino alle aggiunte di carni diverse, di uova, di formaggi e altro, senza contare il grande show dei brodetti e delle zuppe di pesce.

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Cibi e Vini

Scegliere i vini in accordo con i cibi

Un pranzo di classe è un' unica successione di piatti e di bottiglie, che reciprocamente si commentano e si introducono.  Poiché il naturale accompagnamento del cibo in tavola è il vino, cerchiamo di raccogliere qui qualche informazione, qualche suggerimento in materia. Il discorso potrebbe essere molto ampio; e infatti sono in circolazione manuali, testi, guide, più o meno ben fatti per chi vuole approfondire l'argomento ci sono anche  scuole apposite. Ma in questa sede ci appare utile raccogliere soltanto i consigli essenziali per ricavare magari qualche menù di una certa eleganza. Ecco ci sono buonissime ragioni perché i cibi di un menù vengano proposti in una certa successione, piuttosto che a casaccio, e lo stesso vale per i vini.      


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04 giugno, 2013

Bruschetta

La bruschetta è un piatto povero contadino della cucina italiana, nata dalla necessità che gli agricoltori avevano di conservare il pane, servito oggi perlopiù come veloce antipasto.
È costituita da una fetta di pane abbrustolito ("bruscato") condito con olio, sale, e strofinato con aglio.
La bruschetta può essere arricchita con un'infinita di altri ingredienti, il più tipico è il pomodoro.


Trenette al pesto