10 settembre, 2022

A tutta birra

Questa bevanda antichissima (la sua storia ha oltre 5000 anni e la sua origine va situata fra Mesopotamia ed Egitto) è chiamata "pane liquido", perché i suoi ingredienti e la sua lavorazione ricordano molto quella del pane: è fatta solo di acqua e malto d'orzo, più altri cereali (frumento, segale, riso e mais), e poi di lievito e luppolo (che conferisce il particolare sapore amarognolo).


Ogni birra ha una sua temperatura di servizio, che non dev'essere troppo bassa per non perderne aromi e fragranza. In linea di massima, la temperatura sale proporzionalmente a densità, corposità e alcolicità della birra. Per sapere se la temperatura è giusta, guardata la schiuma: se nel bicchiere ce ne fosse poca la temperatura di servizio potrebbe essere troppo rigida; se ce n'è troppa la temperatura non è abbastanza fresca. In generale tenetevi sui 6-7°c.
Il bicchiere giusto per ogni qualità di birra? Il tulipano è il migliore, soprattutto per lager e pils,  perché l'imboccatura stretta impedisce alla schiuma di traboccare. Se grande e panciuto è perfetto per le doppie malto di casa nostra e le dopplebock. La coppa più aperta in alto esalta birre più aromatiche come le trappiste e l'abbazia. Il bicchiere stretto e slanciato tipo fluite serve alle birre molto frizzanti e comunque solo per birre leggere come pils e lager. La pinta inglese va usata per le ale, le stout irlandesi e britanniche. Il weisenbecker, slanciato e stretto alla base è il bicchiere per le weise, le birre di frumento tedesche. Infine, il boccale andrebbe utilizzato solamente per le lager bavaresi. 



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